Infragilimento da idrogeno

L’idrogeno è considerato come possibile vettore energetico, nel quadro della conversione ecologica. In questo ambito uno degli aspetti importanti da approfondire è relativo alla compatibilità con i materiali delle attuali infrastrutture, destinati alla produzione, compressione, trasporto, stoccaggio e utilizzo dell’idrogeno stesso.

L’interazione dei materiali metallici con idrogeno gassoso a elevate pressioni può portare all’adsorbimento e successivo assorbimento dell’idrogeno atomico nel reticolo cristallino dei materiali metallici. Questo può provocare, nei materiali suscettibili, fenomeni di infragilimento.

Lo studio dell’infragilimento da idrogeno ha una lunga tradizione nel nostro Dipartimento, grazie all’opera di Pietro Pedeferri, Dany Sinigaglia e loro collaboratori e allievi. Nel passato più recente il gruppo di ricerca PoliLapp ha lavorato sull’infragilimento da idrogeno e sul trasporto di idrogeno all’interno degli acciai al carbonio e basso legati.

Attualmente il gruppo di ricerca è impegnato nello studio della carica elettrochimica di idrogeno, un metodo versatile che consente di introdurre all’interno dei materiali metallici, in particolare degli acciai, una quantità di idrogeno atomico significativa, senza ricorrere a elevata pressione di idrogeno o ambienti corrosivi contenenti H2S. L’obiettivo principale dello studio è la messa a punto del metodo di carica elettrochimica e il confronto con l’esposizione a idrogeno gassoso a elevate pressioni. Lo studio è condotto in collaborazione con il Dipartimento di Meccanica, allo scopo di valutare l’influenza dell’idrogeno sulle caratteristiche meccaniche, in particolare la tenacità a frattura.

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